A dispetto del passato, in cui l’influencer marketing era riservato ad un ristretto numero di VIP e di conseguenza grandi brand, oggi abbiamo uno scenario popolato da centinaia, migliaia di micro-influencer specializzati in nicchie di mercato sempre più selettive.

Quando si comincia a pensare ad una strategia di influencer marketing però bisogna stare molto attenti.

Se una strategia mirata può essere molto redditizia dal punto di vista del ROI, una scelta sbagliata può causare una spesa inutile e dannosa per le casse societarie.

Cos’è l’influencer marketing?

Sebbene ormai il termine sia entrato di diritto nell’uso comune è bene specificare alcune caratteristiche di questa particolare strategia di marketing.

In poche parole si tratta di sfruttare a proprio vantaggio l’audience creata da un personaggio social, specialmente se si tratta di un’audience di nicchia fortemente orientata al settore del nostro business.

La forza di questa strategia sta nell’autorevolezza che l’influencer ha consolidato in un determinato ambito.

Questa autorevolezza aumenta la fiducia dei suoi follower quando il personaggio in questione approva o sponsorizza un prodotto affine al mercato di riferimento.

L’influencer marketing oggi

Come per il marketing “tradizionale”, il posizionamento è essenziale anche per gli influencer.

Per questo motivo agli albori di questa pratica i pionieri di questa tecnica di marketing hanno avuto vita più facile di oggi.

Le nicchie era quasi tutte vuote e bastava arrivare per primi (ed avere un pizzico di talento e di fortuna) per accaparrarsi la propria community e cominciare a monetizzare video o articoli sponsorizzati.

Un esempio su tutti? Chiara Ferragni!

Ha costruito un impero posizionandosi in Italia fra le prime e più conosciute fashion blogger. (scelta assai azzeccata visto il suo attuale fatturato).

Il meccanismo che sta alla base del successo della strategia di influencer marketing è piuttosto banale: l’approvazione sociale.

Le persone sono biologicamente programmate per essere influenzate nelle scelte da quelli che una volta venivano chiamati Opinion Leader, e una larga fetta della sociologia ha ampiamente ed esaustivamente analizzato questo fenomeno.

Ma la fortuna di un determinato influencer, proprio in virtù di questo meccanismo, può essere altalenante.

Questo perché il posizionamento (che sia di un brand o di un influencer) è costantemente minacciato dal nuovo.

Cambia la società e cambiano anche i linguaggi: una certa estetica iconica (foto scattate in una certa maniera: si pensi ai selfie ndr) può essere completamente abbandonata dalla fetta di popolazione più giovane in virtù dell’emergere di nuove tecniche o estetiche.

I PRO dell’influencer marketing

I dati danno ragione a questa strategia: ben consolidata su Instagram, sta cominciando ad affacciarsi in più piattaforme e in più tipi di media.

TikTok, Twitch, Snapchat segmentano ulteriormente le nicchie in tipologie di utenti iperspecifiche. Oro colato per le azioni di targeting!

Da una recente ricerca emerge che tra i massimi esperti di marketing è convinzione diffusa che il ROI generato da azioni di influencer marketing sia pari o superiore ad altre tecniche. Il campione intervistato ha poi affermato di voler aumentare nei prossimi anni il proprio budget destinato a questa particolare strategia.

In sintesi i vantaggi sono:

  • Disporre di un’audience già perfettamente targettizzata sul nostro prodotto
  • Godere dell’autorevolezza riflessa dell’influencer in questione

Come creare una strategia di influencer marketing

Come ogni strategia di marketing, un piano di influencer marketing richiede ricerca, targeting e pianificazione.

Inviare a caso prodotti omaggio sperando che l’influencer ne parli nelle sue stories non è una strategia.

Come trovare influencer e quanto pagarli

Per prima cosa individua la piattaforma dove il tuo target si trova più a suo agio (es. cosmetica e moda sguazzano su Instagram, i videogame fanno la voce grossa su Twitch e così via).

Ovviamente dovrai presenziare quello specifico canale con la tua azienda.

Una volta scelto il “luogo” lancia una ricerca per parole chiave affini al tuo business per individuare i profili che hanno maggiore autorevolezza e seguito nel settore.

Individuati gli influencer ideali suddividili in fasce di follower (es: 1 milione, 500k, 50k) in base al tuo budget potrai capire quale fascia è ideale per te.

Inoltre il budget necessario può variare sensibilmente da settore a settore.

C’è poi il caso di influencer medio-grandi che si affidano a delle agenzie per le proprie collaborazione, ed anche questo è un fattore che porta ad un aumento del prezzo del servizio.

E allora come fissare un budget ottimale?

Basta fare due conti sul ROI, il ritorno di investimento.

Una campagna che costa 500 euro e ne frutta 1000 è buona, una che ne costa 50.000 e ne frutta 200.000 è ottima!

Ecco alcuni dati (un po’ vecchiotti a dire il vero, sono del 2017) sulle tariffe medie di influencer su Instagram in base al numero dei follower.

  1.     Il prezzo medio complessivo era di $ 271 per post.
  2.     Il prezzo medio per i micro-influencer con meno di 1.000 follower era di $ 83 per post.
  3.     Il prezzo medio per gli influencer con più di 100.000 follower era di $ 763 per post.

Ci sono però altri criteri oltre al numero di follower per stabilire se un influencer fa o no al caso nostro: Ha già post in linea con il nostro mercato/target?

Ha un buon tasso di engagement (reazioni e commenti ai suoi post)?

Ha già lavorato con brand simili al tuo?

Come contattare gli influencer

Saltiamo a piè pari a un altro argomento supponendo che tu abbia già ben chiaro canale, budget e il messaggio che vuoi veicolare… Come contattare l’influencer selezionato?

I micro influencer possono essere contattati direttamente con un messaggio privato sulla stessa piattaforma.

Per quelli più consolidati, fai clic sul loro profilo e probabilmente saranno presenti informazioni di contatto per richieste di partnership.

Potrebbero anche linkare a un sito Web con un portfolio delle partnership e delle tipologie di servizio.

Come monitorare il successo di una campagna di influencer marketing

Esistono alcuni modi per misurare il successo della tua campagna.

Puoi creare un hashtag specifico o prevedere l’uso di codici di affiliazione per monitorare CTR e CR dei post dei tuoi influencer.

Contro dell’influencer marketing

I contro sono pochi, ma devastanti.

Ok, non spaventarti, ma essenzialmente non tutte le aziende posso ricavare un beneficio dall’influencer marketing.

In primis perché a volte si richiede un budget iniziale molto alto per ottenere i risultati sperati.

Inoltre, così come il budget necessario varia da settore a settore, anche il ROI segue questo schema.

Quindi per alcuni settori è poco conveniente investire in influencer marketing rispetto ad altre strategie.

Per i settori effettivamente interessati da questo fenomeno esiste poi il concreto rischio di incappare in vere e proprie truffe, se non si effettua una buona ricerca e una buona pianificazione a monte.

Vuoi saperne di più sulle strategie di influencer marketing?

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