Tabella dei contenuti
- In questo articolo scoprirai come creare un piano editoriale dei post perfetto per i tuoi social.
- L’ABC degli obiettivi di un calendario editoriale per i tuoi profili social
- Come fare un calendario editoriale
- Quale calendario editoriale scegliere?
- Due ultimi trucchi per un ottimo calendario editoriale
- Richiedi una consulenza personalizzata
Il calendario editoriale social è un documento che presenta la pianificazione, l’organizzazione e la produzione dei post di una realtà virtuale di qualsiasi genere (pagina fan, professionista online, negozio online).
Creare un piano editoriale ti permette di fornire al tuo potenziale target materiali e post interessanti o divertenti che possano attirarlo verso la pagina e, nella migliore delle ipotesi, fidelizzarlo.
In un universo web sempre più affollato, il calendario editoriale social è ormai essenziale: l’unità stilistica, la pianificazione ponderata soprattutto ad opera di esperti del settore, la capillarità delle pubblicazioni sono gli unici mezzi per sperare di brillare nel web.
Di anno in anno, aumenta la necessità di dotarsi di uno strumento efficace per lavorare nel web.
Come abbiamo spiegato nel nostro articolo “Nuove tendenze del marketing on line”, infatti, la qualità del lavoro in un mondo che cambia sempre più velocemente e che proprio in questi anni sta vivendo una radicale trasformazione ci obbliga ad affidarci a un sistema razionale di produzione.
Avventurarsi senza questo tipo di strumento nel mondo del marketing online è come esplorare una foresta senza bussola.
Abbiamo quindi ideato per te una guida breve ma completa alla scrittura del perfetto calendario editoriale.
Vediamo allora prima quali sono gli obiettivi a cui tende ogni calendario editoriale e poi quali elementi sono indispensabili.
Il calendario editoriale permette di pubblicare post seguendo una idea di marketing prefissata.
1. Il calendario come identità
Il primo obiettivo di un calendario editoriale social è permettere al gestore della pagina di individuare una precisa identità.
Oggi l’identità è il miglior sistema di ricerca di un pubblico affezionato e costante.
Affidare all’ispirazione del momento la progettazione delle immagini e l’accostamento dei colori adoperati oppure scrivere i testi d’impeto, magari di fretta, è assolutamente impensabile per affrontare la competizione pubblicitaria on line.
Noi di Propaganda Group consigliamo sempre di curare la programmazione per tener saldo il timone “stilistico” della propria nave marketing e per giudicarne l’efficacia attraverso il tempo, potendo poi ideare aggiustamenti e migliorie controllati, laddove necessario.
Non dimentichiamo infatti che ogni strumento di azione, soprattutto nel mondo del marketing online, è necessariamente liquido.
I tuoi profili social non devono cambiare, ma adattarsi ai tuoi obiettivi come il click attivo, l’acquisizione di follower e, infine, la conquista di nuovi clienti.
Un piano editoriale perfetto non si ottiene con cambiamenti continui e casuali ma con l’adattamento immediato e preciso all’obiettivo, proprio come l’acqua si adatta al contenitore.
2. Il calendario come risparmio di tempo
Il calendario editoriale ti permette di guadagnare tempo!
Non è solo un risparmio momentaneo ed evidente del tempo impiegato a programmare, definire e correggere i post; ma anche quello assai consistente di navigare alla ricerca di contenuti interessanti da condividere.
Un’unica lunga navigazione, programmata nel tempo, alla ricerca di contenuti adatti alle giornate che intendiamo dedicare a un determinato tema, magari, è assai più veloce ed efficace di una ricerca lampo ogni giorno, frettolosa e necessariamente poco accurata: si perde tempo e non c’è assicurazione di qualità.
È bene stabilire date e ore precise, ogni mese, dedicate alla navigazione libera per l’acquisizione di contenuti e la scoperta di spunti.
Anche se non immediatamente utili, infatti, idee e scoperte possono essere appuntate in una sezione dedicata del calendario on line e poi, all’occorrenza, ripescate in un click.
3. Il calendario come fucina di idee
Il terzo obiettivo di un planning editoriale è aiutare la mente a creare in maniera produttiva.
Chiunque affronti il mondo della creazione online sa benissimo quanta energia serva a immaginare i propri post.
Tutta gli studi di psicologia creativa e della classica organizzazione aziendale dimostrano l’efficacia della “organizzazione del pensiero”.
La fantasia non basta, infatti, e le capacità di prevedere i gusti del proprio pubblico potenziale nemmeno; ci vuole la capacità di tramutare queste intuizioni in un reale ed efficace procedimento creativo.
Il calendario editoriale è dunque la migliore delle possibilità.
Se poi la creazione non è affidata ad una sola fantasia, ma è frutto di un lavoro di gruppo (come accade il più delle volte) il calendario on line diventa anche il campo in cui le creazioni del team si incontrano, si confrontano e si uniscono, dando vita alla produzione definitiva.
È ben difficile accordare molte menti e tante idee: senza uno strumento tangibile di incontro, non si va oltre il brain storming e si è incapaci di concretizzare le intuizioni in modo efficace.
4. Il calendario come archivio
Il calendario editoriale ti permette di non perdere i contenuti già pubblicati e di poterli razionalmente riadoperare.
Riproporre dei contenuti già pubblicati non significa non avere altre idee!
Pubblicare post già usati nella tua pagina facebook vuol dire approfondimento e riproposizione di temi vincenti.
Se i potenziali visitatori della pagina, infatti, tendono ad essere interessati ad un determinato argomento, possiamo immaginare che vogliano di tanto in tanto vederselo ricordato, spiegato ancora e, magari, approfondito.
Pensiamo ad una pagina operante per anni: il calendario editoriale, in questo caso, non serve solo come pianificazione del futuro ma anche come archiviazione e conservazione del passato.
Noi di Propaganda Group cerchiamo sempre di sfruttare al massimo le due nature dell’archivio costituito dal calendario editoriale: controllo dell’operato attraverso il tempo e suggeritore di riproposizioni cicliche.
Un esempio è quello di riproporre ogni anno ai primi di gennaio il post più cliccato dell’anno precedente (magari sponsorizzandolo): ciò attira statisticamente persone interessate e mostra il successo della pagina nel web.
Come fare un calendario editoriale
Creare un calendario editoriale è facile: basta seguire i punti essenziali che adesso ti sveleremo.
Il buon calendario editoriale si basa sul rispetto della identità scelta per la propria pagina.
Non tutte le pagine sono uguali, non tutti gli attori web si presentano allo stesso modo.
Ma, quale sia l’identità scelta, essa deve formularsi su costanti di scrittura e produzione di post.
Detto questo, andiamo ad esaminare specifiche caratteristiche del calendario editoriale che, ormai da anni, dimostrano la loro efficacia.
Piramide dei contenuti e calendario editoriale
Il rapporto 60-30-10 è la chiave del successo.
Cosa intendiamo?
Il 60% dei contenuti deve riguardare generali informazioni, post veloci e generici, semplici descrizioni della materia di cui si occupa una pagina.
Il 30%, invece, deve approfondire determinati aspetti, magari con un occhio alle ricorrenze del momento (giornate particolari, anniversari etc.); il 10%, infine, serve ad indirizzare esplicitamente i visitatori della pagina ad offerte e singoli prodotti della pagina stessa, così da indirizzare l’impegno precedente (il 90%!) verso una realizzazione d’interesse e/o acquisto.
In altre parole, una grande quantità di post generali circa un settore è condivisa per attirare moltissimi potenziali frequentatori della pagina.
Senza questo sforzo, continuo, ampio, faticoso, non si può sperare di gettare un numero sufficiente di ami all’interno del grandissimo ed affollatissimo web del 2022.
Ci vogliono riferimenti, cronache, veloci definizioni, larghi ritratti (magari in lingue differenti) del maggior numero possibile di argomenti legati alla pagina.
Per farlo, è ovvio, il piano editoriale è fondamentale.
Senza un’attenta pianificazione si ottiene solo un caos incomprensibile e ingestibile di sollecitazione varie che, lungi dall’attirare un vasto pubblico, allontana i potenziali interessati perché risulta indecifrabile.
Per la pubblicazione del 30% degli approfondimenti e del 10% di inviti mirati, poi, il piano editoriale funziona diversamente: qui non si tratta di gestire una grande mole di contenuti; ma di sfruttare ogni occasione di approfondimento senza rischiare di saltarne una.
L’attesa paziente dell’interessato o dell’acquirente, infatti, può vanificarsi con grande facilità se non si predispone uno strumento affidabile e certo atto a tirare le reti quando serve, a lanciare il giusto messaggio al momento giusto ed alla persona giusta.
Ottimizzazione dei titoli
Il titolo è fondamentale per attirare l’attenzione del tuo utente.
Parti dalla raccolta di informazioni circa gli interessi dei propri potenziali follower.
Quando questa raccolta è terminata, allora la produzione dei titoli può avere inizio: il calendario editoriale non aiuta a crearne (se non come aiuto alla fantasia, lo abbiamo spiegato prima); ma a valutarne la forma e l’evoluzione su ampie vedute.
Settimane, mesi, anni di titoli: alla ricerca della continua perfezione, del ritocco minimo ma efficace, possibile solo osservando la propria lingua da una posizione sopraelevata e non giudicando le parole giorno dopo giorno.
Il calendario editoriale è dà questa capacità: valutare lo scorrere dei titoli per giudicarne l’unitarietà stilistica e la tenuta d’insieme.
Adattamento alle piattaforme
La stessa pagina con gli stessi contenuti e la stessa identità deve necessariamente adattarsi a molte piattaforme di diffusione del proprio brand.
Spesso si tratta di ritocchi grafici, del formato delle immagini; ma non è raro dover adattare anche i testi a varie possibilità e a limitazioni di diverso tipo.
Il calendario editoriale ricorda e organizza logicamente, allora, i vari post, ordinandoli e permettendo al gestore di pubblicarli contemporaneamente o, magari, di coordinarli, scegliendone alcuni per determinate piattaforme.
Qualità dei contenuti
Non tutti i contenuti sono uguali…
Alcuni possono invecchiare o essere confutati.
Alcuni possono vivere un momento di successo e di fama e poi essere dimenticati.
Alcuni possono addirittura diventare impopolari.
Come controllarli senza un piano editoriale?
La qualità della propria pubblicazione è data dal controllo incrociato, infatti, dei titoli e dei contenuti; solo il piano editoriale permette questo controllo.
Immaginiamo un utile esercizio.
Una pagina ha 100 argomenti per riempire il suo 60% di contenuti generici.
Ad esempio, potresti ogni tre mesi eliminare dalla tua lista l’ultimo in classifica per gradimento del pubblico e, dunque, liberare un posto per un nuovo argomento.
Il trimestre successivo farai lo stesso.
E poi lo stesso ogni trimestre.
In una strategia a lungo termine, essenziale per costruire la propria identità e porre solide basi di presenza online, questo sistema garantisce un miglioramento continuo della tua offerta.
Quale calendario editoriale scegliere?
Tanti formati, tante abitudini di compilazione.
È bene confessare subito che un calendario editoriale efficace può essere creato anche con carta e penna: l’idea centrale della pianificazione, infatti, funziona benissimo con qualsiasi formato sia online che offline.
Ciò detto, però, aggiungiamo che i calendari editoriali in formato digitale o addirittura programmi specifici di programmazione on line consentono non solo di controllare la propria creazione in essere ma anche di gestirne l’effettiva pubblicazione e, nel caso di sistemi complessi (di solito a pagamento), addirittura di modificarne il formato per l’adattamento a differenti piattaforme.
Capiamoci meglio…
Un semplice foglio excel, ad esempio, è ottimo per la pianificazione di ogni contenuto ma non permette certo di interagire con il proprio sistema di pubblicazione e di adattamento; ci permette cioè di ricordare, controllare, pianificare e giudicare ma non di pubblicare e ci costringe, dunque, ad un secondo step di lavoro.
Ci sono anche calendari online, invece, addirittura automatici (vedi il nuovo Meta Business Manager, evoluzione di un precedente analogo per la gestione di Facebook e di Instagram assieme).
Questi sistemi più difficili da comprendere, e in alcune casi non gratuiti, permettono invece di assorbire entrambi gli step di controllo e pubblicazione in un’unica azione di panificazione.
Un bel risparmio di tempo ed anche una notevole riduzione dei rischi di errore: ogni step porta con sé il rischio di un errore umano dovuto alla distrazione; ridurre gli step riduce allora questo rischio.
Due ultimi trucchi per un ottimo calendario editoriale
Fai in modo che il calendario editoriale sia sempre a disposizione di tutti coloro che potrebbero averne bisogno.
Collaboratori, revisori, grafici oltre che principali responsabili: infatti perché il lavoro di tutti sia veloce ed efficaci, tutti devono essere sempre messi al corrente dell’aggiornamento del calendario editoriale.
Una modifica improvvisa, dovuta ad una considerazione di qualsiasi genere, infatti, non deve provocare rallentamenti nella catena marketing.
Alcuni creano un gruppo WhatsApp dedicato; oppure un foglio di lavoro accessibile a tutti su drive on line.
In quest’ultimo caso, è bene assegnare ad ogni partecipante un colore diverso per scrivere i propri contributi, così da sapere chi ha modificato cosa.
Altro consiglio…
La costruzione del calendario deve sempre avere al centro il cliente.
C’è il rischio, infatti, che nella produzione del piano di lavoro (soprattutto se lavorata da molte mani) alla lunga gli interessi e i suggerimenti di ogni componente del team prendano il sopravvento sulla linea d’interesse dei potenziali follower, stabilita di solito ogni mese o ogni trimestre.
Per assicurare questa solidità di creazione, affida il controllo della linea ad un supervisore che ne approvi le modifiche valutando suggerimenti e innovazioni.
Se hai bisogno di altri consigli scrivici pure.